Synode de l'Église catholique sur la famille: les trois points qui font débat (18 octobre 2014)

[Avertissement: note d'un journaliste... politique, pour une analyse de journalistes spécialisés, je vous invite à lire mes confrères et consœurs "vaticanistes" de La Croix ICI]

 

 

Trois points du Relatio Synodi n'ont pas obtenu la majorité qualifiée des deux tiers des 183 pères synodaux, c'est-à-dire l'approbation d'au moins 122 d'entre eux.

 

Point 52: accès aux sacrements d'eucharistie et de réconciliation pour les divorcés remariés

104 votes pour, 74 contre et 5 abstentions (57% pour, manquent 18 voix)

"Si è riflettuto sulla possibilità che i divorziati e risposati accedano ai sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. Diversi Padri sinodali hanno insistito a favore della disciplina attuale, in forza del rapporto costitutivo fra la partecipazione all’Eucaristia e la comunione con la Chiesa ed il suo insegnamento sul matrimonio indissolubile. Altri si sono espressi per un’accoglienza non generalizzata alla mensa eucaristica, in alcune situazioni particolari ed a condizioni ben precise, soprattutto quando si tratta di casi irreversibili e legati ad obblighi morali verso i figli che verrebbero a subire sofferenze ingiuste. L’eventuale accesso ai sacramenti dovrebbe essere preceduto da un cammino penitenziale sotto la responsabilità del Vescovo diocesano. Va ancora approfondita la questione, tenendo ben presente la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti, dato che «l’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere sminuite o annullate» da diversi «fattori psichici oppure sociali» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1735)."

 

Point 53: communion spirituelle pour les divorcés remariés

112 pour, 64 contre et 7 abstentions (61% pour, manquent 10 voix)

"Alcuni Padri hanno sostenuto che le persone divorziate e risposate o conviventi possono ricorrere fruttuosamente alla comunione spirituale. Altri Padri si sono domandati perché allora non possano accedere a quella sacramentale. Viene quindi sollecitato un approfondimento della tematica in grado di far emergere la peculiarità delle due forme e la loro connessione con la teologia del matrimonio."

 

Point 55: accueil des homosexuels dans l'Église catholique

118 pour, 62 contre et 3 abstentions (64% pour, manquent 4 voix)

"Alcune famiglie vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. Al riguardo ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: «Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. «A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4)."

 

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Un autre paragraphe a été adopté de justesse:

Point 41: accueil des couples non mariés selon le rite catholique

125 pour, 54 contre et 4 abstentions (68% pour, 3 voix de majorité)

"Mentre continua ad annunciare e promuovere il matrimonio cristiano, il Sinodo incoraggia anche il discernimento pastorale delle situazioni di tanti che non vivono più questa realtà. È importante entrare in dialogo pastorale con tali persone al fine di evidenziare gli elementi della loro vita che possono condurre a una maggiore apertura al Vangelo del matrimonio nella sua pienezza. I pastori devono identificare elementi che possono favorire l’evangelizzazione e la crescita umana e spirituale. Una sensibilità nuova della pastorale odierna, consiste nel cogliere gli elementi positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, nelle convivenze. Occorre che nella proposta ecclesiale, pur affermando con chiarezza il messaggio cristiano, indichiamo anche elementi costruttivi in quelle situazioni che non corrispondono ancora o non più ad esso."

 

Selon mes calculs, au total 29 paragraphes sur 62 ont été votés par plus de 95% des pères synodaux, 21 par 87 à 94% d'entre eux et 12 par moins de 85%, dont trois rejetés et un adopté de justesse.

En confrontant chaque vote avec le sujet concerné, il serait possible de dresser une sorte de cartographie "politique" des pères synodaux, mais je laisse ce travail à mes confrères et consœurs vaticanistes (à la louche: une centaines de "progressistes" sur la ligne du pape François, une cinquantaine de "conservateurs" et une trentaine d'"ultra-conservateurs").

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